venerdì 25 maggio 2012

Il vivace Neon

Famiglia:Caracidi
Nome scientifico:Paracheirodon Innesi
Provenienza:Bacino del Rio delle Amazzoni
Un Neon e i suoi bellissimi colori
Il pesce neon (da non confondere con il pesce cardinale) è uno dei pesci più amati dagli acquariofili. La sua fama è giustificata:infatti il comportamento e l'aspetto lo rendono un pesce affascinante e allo stesso tempo adorabile. La livrea è caratterizzata da un fondo grigio con una linea azzurra elettrica che corre dalla testa alla coda nella parte superiore del corpo e più in basso da una rossa brillante dalla coda alle pinne pettorali. Il corpo è compresso e non presenta dimorfismo sessuale, anche se i maschi si distinguono per il corpo lievemente più compresso. L'allevamento in acquario è abbastanza semplice. Va assolutamente tenuto in banchi minimo da 5 esemplari, anche in acquari piccolini, date le dimensioni ridotte (massimo 3 cm). L'acqua dovrà avere un pH possibilmente inferiore ai 7,2 punti, e una temperatura di 18-24 gradi, anche se sopporta valori diversi. Inoltre l'acquario dovrà essere riccamente piantumato ai lati, per non impedire in nuoto. Infatti il Neon è un pesce molto vivace e attivo che ha bisogno di ampi spazi e compagni non troppo aggressivi o grandi, perché potrebbe essere confuso per una succulenta preda date le sue dimensioni. Accetta ogni tipo di cibo secco, anche se per ottenere la riproduzione bisognerebbe alimentare frequentemente con cibo vivo. La riproduzione infatti non è semplice. Bisogna allestire una vaschetta con l'acqua a 18-22 gradi e un pH di 6 punti. Un filtraggio a torba garantisce un colore ambrato all'acqua che stimola ulteriormente la riproduzione. Sul fondo va adagiato o un po' di muschio o una rete, per evitare che i genitori predino le loro uova. Inoltre bisognerebbe mettere una pianta a foglie sottili. Va inserita una coppia alla volta, che si sarà precedentemente formata. La schiusa delle uova avviene dopo 24/36 ore e i piccoli vanno alimentati dopo tre giorni dalla fine del sacco vitellino con naupli di artemia e, successivamente, con cibo liofilizzato.  

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