sabato 12 maggio 2012

L'affascinante Gourami dalle tre macchie

                                                                                                 


Famiglia:Anabantidi
Nome scientifico:Trichogaster Trichopterus
Provenienza:Indocina

Femmina di Trichogaster Trichopterus che respira l'aria
atmosferica grazie all'organo 'labirinto'
Il Gourami dalle tre macchie è un pesce molto popolare tra gli acquariofili, soprattutto americani. La sua fama è giustificata per la sua affascinante livrea e il caratteristico comportamento.
E' un pesce dalla livrea azzurra con macchie nere, generalmente due o tre più o meno regolari. Esiste anche la varietà 'gold', dorata. Raggiunge dimensioni considerevoli per essere un Anabantide (14-15 cm). Vive nelle risaie indocinesi in acque ferme, poco illuminate e povere di ossigeno. Per questo, come gli altri esemplari della sua famiglia, ha sviluppato un organo, il 'labirinto', che gli permette di respirare fuori dall'acqua. Tra i maschi, che si distinguono per la pinna dorsale appuntita e le dimensioni maggiori, c'è una certa territorialità.
La vasca dove inseriremo il nostro gourami dovrà avere molte piante che si sviluppino in altezza fino alla superficie dell'acqua, che dovrà essere ferma e ricoperta in parte da piante galleggianti(es. lemna minor). Il valore del pH si dovrà aggirare intorno ai 7 punti e la temperatura tra i 24°-27°, ma sopporta caratteristiche diverse. L'acquario dovrà essere chiuso per evitare che il pesce respiri aria più fredda dell'acqua e accetta ogni tipo di cibo. L'illuminazione non dovrebbe essere molto intensa perché una luce più debole risalta i sui bellissimi colori. Andrebbe messa una coppia in acquari anche di comunità non inferiori agli 80l e può essere abbinato con qualsiasi pesce, a meno che non si tratti di altri anabantidi in acquari inferiori ai 100 litri riccamente piantumati e con numerosi nascondigli. Per il resto è un pesce molto pacifico ed è perfetta l'accoppiata con un gruppetto di rasbora.
Per la riproduzione è consigliato tenere in una vasca più femmine con un maschio, in modo che la coppia si formi spontaneamente e non forzatamente. Infatti se si inserisce in una vasca una coppia formata a caso non è difficile che il maschio non si accoppi e uccida la femmina. La coppia formata andrà messa in un acquario dedicato. Il maschio preparerà un nido di bolle d'aria su una superficie a pelo d'acqua, che potrà essere una pianta, un pezzo di plastica o un po' di lana sintetica. L'alimentazione dovrà essere ricca e dovrebbe comprendere surgelati e cibo vivo. Quando la femmina è pronta, il maschio la inviterà sotto il suo nido e la 'abbraccerà' in modo da farle uscire le uova che si attaccheranno al nido e verranno fecondate. Questa operazione si ripeterà più volte per un totale di 100-200 uova e finito l'accoppiamento è necessario levare la femmina dall'acquario. Il maschio andrà tolto dopo 2-3 giorni dalla schiusa dei piccolini, che avviene dopo 3-5 giorni. Gli avanotti andranno alimentati con cibo secco apposito e artemie appena schiuse.   

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