domenica 30 settembre 2012

L'elettrizante Ramirezi

Microgeophagus Ramirezi
Questo ciclide nano (Microgeophagus Ramiezi) è uno dei più apprezzati nel suo genere. Originario dei fiumi Sudamericani, la sua fama è dovuta alla splendida livrea. Questa infatti è dorata, con riflessi blu elettrico e rossi e con delle zone nere sul corpo. Esistono anche una varietà blu elettrico e una rossa. Le dimensioni sono abbastanza contenute: 7 cm per i maschi e un po' di meno per le femmine. Quest'ultime durante il periodo riproduttivo presentano la zona ventrale arrossata, e le loro pinne sono meno sviluppate rispetto ai maschi. L'allevamento in acquario non è difficile, ma neanche adatto ai neofiti. In età giovanile ama vivere un gruppo, ma poi tende a formare coppie stabili. La coppia può essere tenuta in acquario di comunità, a patto che sia ampio e che non abbia pesci invadenti. Infatti, il Ramirezi ha una spiccata territorialità, sia nei confronti dei conspecifici che non. Frequenta sempre il fondo, e quindi è sconsigliabile allevarlo con altri ciclidi nani e siluridi come Corydoras e Ancistrus. L'acquario dovrà essere ricco di piante e nascondigli, e il fondale dovrà avere un buon numero di rocce o radici che facilitino la demarcazione del territorio. E' un pesce sensibile ai valori dell'acqua, che dovranno essere il più possibile stabili. Il pH dovrà aggirarsi intorno ai 7 punti, e la durezza tra i 4 e i 12. La temperatura dovrà essere tra 24 e 28 gradi. Mal sopporta inoltre concentrazioni anche non molto elevate di nitriti e nitrati, per cui un buon filtraggio biologico è fondamentale. E' inoltre consigliati mettere nell'acquario una radice di torbiera, che renderà l'acqua ambrata e favorirà l'acclimazione del ciclide oppure mettendo semplicemente torba in granuli nel filtro. Accetta tutti ci cibi secchi, anche se all'inizio può avere qualche riluttanza. L'ideale sarebbe alternare a cibi secchi per ciclidi nani (con sostanze che mantengono la colorazione brillante) a cibo vivo e surgelato con alto contenuto proteico. Una sana alimentazione favorisce la riproduzione. La coppia formata andrebbe messa in un acquario specifico, con gli stessi valori della vasca principale e con un buon numero di nascondigli e piante. Importante è la presenza di una pietra piatta dove avverrà l'ovodeposizione. Per stimolare la riproduzione va somministrato, per due settimane circa, quasi esclusivamente cibo vivo, e la temperatura va alzata di 2/3 gradi. In seguito alla deposizione delle uova, il maschio le feconda, anche se a volte può capitare di avere un esemplare incapace di farlo, a causa della massiccia riproduzione artificiale di questa specie. Le uova si schiudono dopo due giorni, e entrambi i genitori presentano degli sviluppati comportamenti parentali, che si concludono dopo circa tre settimane dalla nascita. I piccoli vanno alimentati con artemie, cibo finemente sminuzzato per ciclidi e infusori. 
Il Ramirezi è un bellissimo pesce, da acquistare solo con la consapevolezza di poterlo gestire correttamente. Se si è in grado di farlo esso regalerà moltissime soddisfazioni. 

2 commenti:

  1. Mi avete lasciato elettrizzato

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  2. Ciao complimenti per l'articolo, non ho chiara solo una cosa, sto passando da marino a dolce, e nella nuova vasca dolce vorrei allevare il ramirezi, ma se ne metto una coppia, possono convivere con un trio di altri ciclidi nani (un maschio e due femmine) e un branchetto di neon ?

    Grazie
    Andrea

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